«Contro l’esportazione di armi in Paesi teatro di guerre civili (Iniziativa correttiva)»
(Iniziativa popolare federale)
L'Iniziativa di rettifica mira a prevenire l'esportazione di armi verso i Paesi in guerra civile, così come verso gli Stati che violano sistematicamente i diritti umani. Con questa iniziativa, il popolo avrà finalmente voce in capitolo sull'esportazione di armi!
L'estate scorsa, sotto la pressione della lobby degli armamenti, il Consiglio federale ha voluto autorizzare l'esportazione di armi verso i Paesi in guerra civile. La forte opposizione della popolazione ha costretto il Consiglio federale a fare marcia indietro. Il Consiglio federale potrebbe tuttavia reintrodurre il suo piano per allentare le regole sull'esportazione di armi verso i Paesi in guerra civile attraverso la porta di servizio.
Ecco perché l'Iniziativa di correzione è necessaria! Impediamo insieme l'esportazione di armi verso i Paesi in guerra civile e verso gli Stati che violano sistematicamente i diritti umani.
Gli argomenti principali...
Le esportazioni di armi devono essere poste sotto controllo democratico.
La Coalizione non vuole una posizione più dura sulle esportazioni di armi, ma un ritorno allo status quo entro il 2014.
La Svizzera deve combattere le cause della migrazione.
Il Consiglio federale potrebbe già invertire la sua decisione nel prossimo anno.
Le armi nelle zone di conflitto cadono facilmente nelle mani dei terroristi.
Argomenti, domande e risposte, miti
Il Consiglio federale sta attualmente decidendo di propria iniziativa la politica di esportazione di armi della Svizzera. L'ingresso di un solo nuovo membro nel ramo esecutivo può portare a una profonda ridefinizione di questa politica. Tuttavia, la questione delle esportazioni di materiale bellico è troppo sensibile per essere lasciata ai capricci della successione all'interno del governo. Con l'iniziativa correttiva, il controllo della politica di esportazione di armi non sarebbe più regolato da un'ordinanza, ma dalla legge e dalla costituzione. Solo un tale cambiamento permetterà di garantire la partecipazione del Parlamento e della popolazione al processo decisionale in materia.
Testo dell'iniziativa
La Costituzione federale1 è modificata come segue:
Art. 107 cpv. 2–4
2 [La Confederazione] Emana, sotto forma di legge federale, prescrizioni sulla fabbricazione, l’acquisto e lo smercio nonché sull’importazione, l’esportazione e il transito di materiale bellico.
3 Affari con l’estero aventi per oggetto materiale bellico sono vietati in particolare se:
a. il Paese destinatario è implicato in un conflitto armato interno o internazionale; la legge può prevedere eccezioni, segnatamente per:
1. Paesi democratici che hanno un regime di controllo delle esportazioni comparabile a quello svizzero,
2. Paesi che sono implicati in un tale conflitto esclusivamente nel quadro di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite;
b. il Paese destinatario viola in modo grave e sistematico i diritti umani;
c. nel Paese destinatario esiste un forte rischio che il materiale bellico sia impiegato contro la popolazione civile; o
d. nel Paese destinatario esiste un forte rischio che il materiale bellico sia trasferito a un destinatario finale indesiderato.
4 In deroga al capoverso 3 la legge può prevedere eccezioni per i dispositivi impiegati per lo sminamento umanitario come pure per singole armi da fuoco portatili o corte e per le relative munizioni, se le armi sono destinate esclusivamente a uso privato o sportivo.
Art. 197 n. 122
12. Disposizione transitoria dell’art. 107 cpv. 2–4 (Armi e materiale bellico)
Se le pertinenti disposizioni legislative non entrano in vigore entro tre anni dall’accettazione dell’articolo 107 capoversi 2–4 da parte del Popolo e dei Cantoni, il Consiglio federale emana mediante ordinanza le necessarie disposizioni di esecuzione, che hanno effetto fino all’entrata in vigore delle disposizioni legislative.
1 RS 101
2 Il numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare.
Pubblicata nel Foglio federale il 11.12.2018
Termine della raccolta delle firme: 11.06.2020
L'iniziativa è stata lanciata dai seguenti membri del comitato (cognome in ordine alfabetico):
Bachmann François, Penthalaz
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Bardill Johannes, Hirzel
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Burgermeister Jean, Genève
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Chevalley Isabelle, St-George
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Christen Michael, Riedtwil
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Félix Nicolas, Carouge
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Flach Beat, Auenstein
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Frösch Therese, Bern
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Graf Seiler Priska, Kloten
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Jansen Ronja, Frenkendorf
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Jaria Anthony, Corpataux
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Krattiger Eva, Bern
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Küng Magdalena, Wohlen
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Landolt Martin, Näfels
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Lang Josef, Bern
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Lempert Lewin, Zürich
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Mazzone Lisa, Genève
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Naeff Anna, Schaffhausen
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Repond Julien, Châtelaine
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Schmid Judith, Biel
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Seydoux-Christe Anne, Delémont
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Sommaruga Carlo, Genève
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Sommaruga Cornelio, Genève
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Streiff Marianne, Urtenen
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Trede Aline, Bern
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Waeger Muriel, Yverdon-les-Bains
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Wallimann-Sasaki Thomas, Ennetmoos
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