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Iniziativa popolare federale »Per la democrazia diretta e la competitività del nostro Paese – No a una Svizzera membro passivo dell’UE (Iniziativa Bussola)«

'Per la democrazia diretta e la competitività del nostro Paese – No a una Svizzera membro passivo dell’UE (Iniziativa Bussola)'

Iniziativa popolare federale

L'Iniziativa Kompass mira a rafforzare la democrazia diretta in Svizzera e a impedire l'adozione automatica del diritto dell'UE senza il coinvolgimento del popolo svizzero. Sebbene l'iniziativa non abbia pubblicato un elenco specifico di sette punti principali, i suoi obiettivi centrali possono essere riassunti come segue:

Obiettivi principali dell’iniziativa:

1. Salvaguardia della democrazia diretta

Garantire che i cittadini svizzeri possano continuare a votare direttamente su decisioni politiche importanti.

2. Sovranità nella legislazione

Assicurare che solo il Parlamento svizzero e la popolazione possano emanare le leggi del Paese, senza influenze esterne.

3. Prevenzione di un'adesione passiva all'UE

Rifiutare l'adozione di fatto del diritto dell'UE senza un coinvolgimento attivo, evitando così una forma di adesione passiva all'Unione Europea.

4. Tutela della competitività economica

Mantenere l'attrattività economica e la competitività della Svizzera attraverso una legislazione indipendente.

5. Referendum obbligatorio per i trattati internazionali

Introdurre un referendum obbligatorio per i trattati internazionali che prevedono l’adozione di disposizioni legislative essenziali, in modo che tali accordi possano entrare in vigore solo con l’approvazione del popolo e dei cantoni.

6. Rifiuto dell'adozione dinamica del diritto straniero

Impedire l’adozione automatica e trasversale di normative straniere, in particolare delle regolamentazioni dell’UE, senza una decisione autonoma.

7. Rafforzamento dell’indipendenza nazionale

Preservare l’indipendenza della Svizzera negli affari internazionali, garantendo la possibilità di prendere decisioni autonome.

Tutela della democrazia diretta

  • L'iniziativa mira a garantire la partecipazione diretta della popolazione svizzera, in particolare per i trattati internazionali che prevedono l’adozione di disposizioni legislative essenziali.

Prevenzione di un'adesione passiva all'UE

  • Si teme che la Svizzera possa diventare di fatto un membro passivo dell'UE attraverso l'adozione automatica delle sue normative, senza possibilità di partecipazione attiva alle decisioni.

Protezione della sovranità nazionale

  • L'iniziativa vuole garantire che la Svizzera possa continuare a definire autonomamente le proprie leggi, senza influenze esterne.

Competitività economica

  • Mantenere una legislazione indipendente per preservare l’attrattività economica della Svizzera e la sua posizione competitiva a livello internazionale.

Rifiuto dell'adozione dinamica del diritto straniero

  • L’iniziativa si oppone all’adozione automatica e trasversale del diritto dell’UE, al fine di salvaguardare l’indipendenza della legislazione svizzera.

Messa a rischio del percorso bilaterale

  • L'iniziativa potrebbe ostacolare o bloccare l'evoluzione degli accordi bilaterali tra la Svizzera e l'UE, compromettendo l'accesso della Svizzera al mercato unico europeo.

Indebolimento della competitività

  • Senza relazioni stabili e sviluppate con l'UE, le imprese svizzere potrebbero subire svantaggi competitivi, in particolare per quanto riguarda l’accesso al mercato e la partecipazione a programmi di ricerca e istruzione.

Difficoltà nella politica estera

  • L'introduzione di un referendum obbligatorio per determinati trattati internazionali potrebbe ridurre la flessibilità e l’efficienza della politica estera svizzera, poiché ogni accordo di questo tipo dovrebbe essere sottoposto a votazione popolare.

Perdita di influenza

  • Rifiutando l’adozione dinamica del diritto straniero, la Svizzera rischierebbe di perdere il collegamento con gli standard europei, indebolendo la sua posizione negli organismi internazionali.

Contraddizione con la prassi attuale

  • La Svizzera ha già adottato in passato norme dell'UE per garantire l’accesso al mercato. L’iniziativa potrebbe mettere in discussione questa pratica consolidata.

Testo dell'iniziativa

La Costituzione federale è modificata come segue:

Art. 101 cpv. 1, secondo e terzo periodo
1 […] [La Confederazione] Persegue una politica economica esterna indipendente, che tenga conto delle esigenze della Svizzera in quanto piazza economica integrata a livello internazionale. In tale ambito salvaguarda i diritti democratici del Popolo e l’autonomia dei Cantoni.

Art. 140 cpv. 1, frase introduttiva (concerne soltanto il testo francese) e lett. bbis
1 Sottostanno al voto del Popolo e dei Cantoni:
bbis. i trattati internazionali che prevedono il recepimento di disposizioni importanti che contengono norme di diritto;

Art. 164 cpv. 3
3 Il recepimento di disposizioni importanti che contengono norme di diritto dev’essere espressamente previsto da una legge federale o da un trattato internazionale sottostante a referendum obbligatorio e dev’essere circoscritto a un settore ristretto.

Art. 197 n. 172
17. Disposizione transitoria degli art. 140 cpv. 1 lett. bbis e 164 cpv. 3 (Recepimento di disposizioni importanti che contengono norme di diritto)
I principi concernenti il recepimento di disposizioni importanti che contengono norme di diritto non si applicano alle leggi federali e ai trattati internazionali che prevedono tale recepimento e sono in vigore al momento dell’accettazione da parte del Popolo e dei Cantoni degli articoli 101 capoverso 1, secondo e terzo periodo, 140 capoverso 1, frase introduttiva e lettera bbis nonché 164 capoverso 3. Tale salvaguardia si estende a un accordo quadro istituzionale o ad accordi analoghi tra la Svizzera e l’Unione europea solo se questi sono stati sottoposti a referendum obbligatorio e approvati dal Popolo e dai Cantoni.

1 RS 101
2 Il numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare.

Questa iniziativa è stata lanciata dai seguenti membri del comitato (in ordine alfabetico per cognome):

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Aegerter Daniel

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Bonvin Stéphane

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Caroni Paolo

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Diehm Nicolas

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Domenig Gaudenz

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Erni Marcel

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Fischer Heinrich

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Gantner Alfred

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Gutjahr Diana

Nationalrat (SVP) Amriswil TG

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Hulsbergen Lars

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Jutzet Nicolas

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Lehmann Urs

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Locher Myriam

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Prohaska Liz

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Rogger Pius

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Russi Bernhard

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Sarasin Eric

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Sieber Marco

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Somm Markus

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Stücheli Gregor

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van Messel Noe

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Wicki Hans

Ständerat (FDP) Hergiswil NW

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Wietlisbach Urs

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Wolle Jörg

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Zehnder Dominik

Questo referendum è sostenuto dalle seguenti organizzazioni:

Media

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